“La scrittura va coltivata nel silenzio”: a tu per tu con Tea Ranno, la scrittrice siciliana che racconta le donne

La Sicilia, la sua bella e amata Sicilia, ricorre sempre nelle pagine dei suoi romanzi. Da quando nel ’95 l’ha lasciata per trasferirsi con il marito a Roma, Tea Ranno, una delle più belle scoperte della nostra La scrittrice Tea Rannoletteratura contemporanea, la sua terra d’origine non ha mai smesso di raccontarla, di farne proficua e costante fonte di ispirazione. Perché per la scrittrice melillese, in questi mesi in libreria con il suo ultimo lavoro Viola Fòscari, edito dalla Mondadori, la Sicilia – come ci spiega lei stessa – è un luogo meraviglioso, magico, unico al mondo, fatto di “suoni, odori, sapori, colori che non esistono da nessun’altra parte”. Dalla Sicilia barocca descritta in Cenere, romanzo affascinante vincitore del premio Chianti, a quella nobiliare de La sposa Vermiglia, alla Sicilia di fine anni ‘50 raccontata dall’autrice nel suo ultimo libro, il lettore è condotto per mano attraverso ambientazioni e spazi mozzafiato, il mare, gli agrumeti, gli interni di case antiche, le piazze e le strade dell’isola a tre punte. Viene invitato a calarsi nel ritmo e nell’atmosfera di quei luoghi, a patire e gioire con i suoi protagonisti, a entrare all’interno di un “microcosmo” fatto di abitudini radicate, di convenzioni precise, di ipocrisie e di verità, di vizi e virtù. Continua a leggere